Una Caraglio vestita a festa riceve il Drapò dël Piemont

Corre l’anno 2015: in una bella e soleggiata domenica di inizio giugno, un ricco programma di iniziative ed eventi incorona Caraglio quale città protagonista della 48esima edizione della Festa del Piemonte.
Il 7 giugno segna l’inizio di una serie di manifestazioni, all’insegna del Piemonte e del Piemontese, che animano l’estate e l’autunno caragliesi. Istituzioni, associazioni, gruppi culturali e tanti cittadini testimoniano con orgoglio la grande storia della cultura piemontese attraverso l’organizzazione e la partecipazione a spettacoli teatrali, vijà, conferenze e tavole rotonde, serate culinarie e musicali.

Caraglio, domenica 7 giugno 2015.


Presentazione dell’associazione Grimelda e i racconti di Teresio Loto

L’associazione GRIMELDA si è costituita nel dicembre 2006 per iniziativa di un gruppo di valleresi che condividono il sentimento di orgoglio di appartenenza ad un territorio ricco di culture ancestrali, di tradizioni trasmesse di famiglia in famiglia e dalla convinzione che tutto questo lo abbiamo ereditato dai nostri padri per trasmetterlo alle generazioni future.

Già membri attivi del Comitato Festeggiamenti della Vallera (che si occupa di organizzare la secolare festa della Vallera), DALMASSO Nadia, GRIBAUDO Enrico, MARCHIO’ Agnesina, MELLANO Massimo e ROSSO Arturo danno vita a questa associazione culturale con sede a Caraglio presso la Casa Municipale. 

GRIMELDA si prefigge come scopo prioritario la CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DEL TERRITORIO, soprattutto assicurandosi di conservare integre e fedeli le documentazioni raccolte per le generazioni future tramite la creazione di un archivio sia fisico che digitale che racconti la vita e la storia di oggi e di ieri. 

Questo video è la presentazione ufficiale di GRIMELDA alla comunità di Caraglio il 02 febbraio 2007 al Teatro Civico di Caraglio in via Roma, serata molto partecipata nella quale si è presentato il libro autobiografico di racconti del caragliese Teresio LOTO: “STORIE DI POVERA GENTE". Il libro racconta la vita e le emozioni viste con gli occhi di un bambino nella campagna degli anni '50 e '60.

Conservazione della memoria del territorio è un concetto molto ampio nel quale rientrano tutti i settori e gli aspetti della vita e del paesaggio di un territorio, in ambito economico, politico, religioso, linguistico e culturale. 

Il passato è la memoria del futuro.


Presentazione programma "Incontri sulla Letteratura Piemontese" 2011 e consegna dello Statuto del Comune di Caraglio al Sindaco

Lunedì15 novembre 2010 presso il teatro civico, l’associazione culturale Grimelda ha consegnato al Sindaco di Caraglio la traduzione in lingua piemontese della Statuto del Comune, in occasione della presentazione del suo programma di incontri sulla letteratura piemontese tenuti dal prof. Sergio Maria Gilardino.

Lo Statuto era stato approvato nell’anno 2000 dal Consiglio Comunale, il quale aveva introdotto (all’art. 15 quarto comma) la facoltà per i consiglieri di esprimersi nella parlata locale, ovvero: nel Piemontese parlato a Caraglio.

Trattandosi probabilmente del primo comune in Piemonte ad inserire tale possibilità nel proprio Statuto ed occupandosi GRIMELDA della CONSERVAZIONE della MEMORIA DEL TERRITORIO (che non può non passare attraverso la conservazione della nostra lingua) l’omaggio al Comune di questo documento è stata la giusta conclusione di un percorso di valorizzazione e sensibilizzazione della cultura piemontese.


Fiera d’Autunno di Caraglio

La fiera d’autunno di CARAGLIO (che si svolge durante l’ultimo fine settimana di settembre e la cui prima edizione risale alla fine degli anni '70) è andata sempre crescendo negli anni, al punto da divenire una ambita vetrina dei prodotti non più solo agricoli ma anche artigianali ed industriali del territorio. La Fiera è sempre stata stimata da prima in Valle GRANA, poi nell’intera provincia di CUNEO e poi nelle province limitrofe fino ad assumere nel 2012 il titolo di fiera regionale.

Vi partecipano espositori non solo del Piemonte ma anche dalla vicina Liguria a fianco dei locali che portano prodotti di nicchia, tra cui: l’aglio di Caraglio, la torta della VALLERA (prima DE.CO. del Piemonte), le mozzarelle di Bufala di Cuneo (dell’allevamento Morisiasco di Paschera S. Defendente), il Castelmagno (considerato il re dei formaggi esportato in tutto il mondo) e le mele, alle quali i terreni di Caraglio conferiscono caratteristiche organolettiche pregiate.

Ogni anno la Fiera d’Autunno attira migliaia di persone che riempiono le vie del paese, colorandolo di vita e di allegria, attirate inoltre da diversi spettacoli, anche culturali, e spesso dai fuochi d’artificio che dalla collina del Castello illuminano la sera del sabato.


Il Restauro del Palazzo del Fucile

Situato nel centro del paese di Caraglio, il cosiddetto “Palazzo del Fucile” è stato per quasi due secoli la residenza dei signori Marchetti, una ricca famiglia borghese di Saluzzo che (come accadde a molte altre dell’epoca) riuscì nel XVIII secolo ad acquisire il titolo nobiliare di “Conti di Montestrutto”.

A metà dell’Ottocento i Marchetti o Conti di Montestrutto vendettero il palazzo, il quale dopo un passaggio intermedio divenne di proprietà dei Garin di Cocconato, un’antica famiglia nobiliare che lo usò per circa quarant’anni come residenza estiva.

Agli inizi degli anni ’20 i Garin di Cocconato vendettero di nuovo la struttura e, dopo alcuni cambi di proprietà, il palazzo venne diviso in due lotti:

- la porzione ovest (quella più stretta, la cosiddetta “canna del fucile” attualmente occupata dalla banca) fu ceduta ai signori Lonigo, una famiglia di emigranti rientrata dalla California (dove fece ritorno dopo la seconda guerra mondiale, pur mantenendo la proprietà del fabbricato fino agli inizi del 2000);

- la porzione est (quella più larga a forma trapezoidale) fu ceduta ai signori Migliore, anch’essi emigranti in rientro in patria ma dall’Argentina. La famiglia vi si insediò stabilmente, frazionando a sua volta il fabbricato in più unità immobiliari, di cui alcune furono vendute.

La “canna del fucile” con l’antistante area scoperta a sud (un tempo parco del palazzo nobiliare) rimase per fortuna un’unica proprietà ma con il tempo andò progressivamente in degrado a causa della scarsa manutenzione da parte dei proprietari. Alcuni locali al piano terreno furono concessi in locazione per l’esercizio di attività commerciali, mentre i locali del primo e del secondo piano rimasero inutilizzati per molti anni.

Negli ultimi decenni del ‘900 si venne a creare una situazione di stallo: il palazzo, avendo un indubbio pregio storico-architettonico, risultava giustamente vincolato ai Beni Culturali; questo fatto però scoraggiava qualunque potenziale acquirente dal prendere in considerazione un investimento che avrebbe comportato un esborso notevole per il ripristino senza grosse possibilità di utilizzo. Infatti, la forma lunga e stretta del fabbricato non era funzionale alla divisione in unità immobiliari fra loro indipendenti. Inoltre, l’area scoperta antistante era vincolata a “servizi” nel Piano Regolatore del Comune, trattandosi di un terreno in centro a Caraglio ideale per la realizzazione di uno spazio aperto al pubblico. Tuttavia, il Comune non avrebbe mai avuto le risorse per acquisirlo e destinarlo a pubblica utilità.

L’amministrazione, allora capeggiata dal dr. Aurelio Blesio (diventato sindaco di Caraglio nel 1999), volle fra le sue prime iniziative sbloccare questa situazione di stallo.

Furono così avviate delle trattative con l’impresa Artusio di Cuneo, che si era già distinta in Caraglio per la serietà ed il pregio architettonico di alcuni suoi interventi e che nel frattempo aveva acquisito l’intero complesso immobiliare (la “canna del fucile” ed il vecchio parco) dagli eredi dei signori Lonigo. Oltre ad impegnarsi per il restauro del fabbricato storico, l’impresa richiese di poter realizzare un nuovo fabbricato sull’area scoperta al fine di poter equilibrare economicamente l’intervento, tenendo anche conto dell’area a servizi che avrebbe dovuto essere dismessa ad uso pubblico.

L’amministrazione Blesio avviò così l’iter per una modifica del Piano Regolatore, subordinando però l’approvazione della variante alla firma da parte dell’impresa Artusio di un impegno unilaterale trascritto (e dunque opponibile a qualunque successivo acquirente), con cui l’impresa si obbligava a cedere al Comune metà dell’area scoperta da destinare a piazza ed a realizzare al di sotto della stessa un parcheggio pubblico da cedere anch’esso al comune.

Una volta raggiunto l’accordo fra il Comune e l’impresa Artusio, entrò in campo la Banca di Caraglio, interessata al vecchio palazzo per la sua sede direzionale; la Banca si accordò con l’impresa per l’acquisto del vecchio palazzo ed il suo restauro, che venne completato nell’anno 2007.

Nel frattempo, conclusosi non senza difficoltà l’iter di variante al Piano Regolatore, iniziarono anche i lavori di costruzione della nuova struttura sulla parte est dell’area scoperta e contemporaneamente quelli per la piazza ed il parcheggio sotterraneo sulla parte ovest.

La Banca di Caraglio si accordò nuovamente con l’impresa Artusio per l’acquisto del nuovo fabbricato da destinare agli uffici operativi della filiale di Caraglio della banca e direttamente collegato con la sede direzionale.

I lavori di costruzione del nuovo palazzo, dell’antistante piazza e del parcheggio sotterraneo, terminarono nella primavera del 2013 e l’inaugurazione avvenne domenica 20 maggio 2013.

E così dal 2013, grazie ad una lungimirante e coraggiosa azione sinergica tra amministrazione comunale, impresa privata e Banca, Caraglio può annoverare fra i suoi fiori all’occhiello la nuova cittadella della banca con l’antistante piazza ed il parcheggio sotterraneo, là dove per più di mezzo secolo era rimasto un vecchio fabbricato inutilizzato ed un’area abbandonata invasa da cespugli e sterpaglie.


Corso di Agricoltura Biodinamica

Un ponte con il passato per raggiungere il futuro…

Continua l'impegno di GRIMELDA per la conservazione della memoria ed il recupero dei vecchi mestieri con una serata divulgativa sull’agricoltura eco-sostenibile che applica il metodo BIODINAMICO.

Sono termini molto attuali ed in voga di questi tempi, ma riassumono ed applicano vecchi insegnamenti tramandati di generazione in generazione, che i nostri anziani da sempre seguono. Oggi ancora più di ieri tornano attuali quelle usanze e quelle tecniche che permettono di coltivare con successo i nostri
orti senza l'impiego di sostanze chimiche che le colture intensive impongono.

La serata si è tenuta in data 08 Aprile 2008 presso il Teatro Civico di Caraglio; relazione a cura di Patrizio Michelis.


Aspettando l’Adunata – (Alpini a Cuneo, 2007)

In occasione della storica adunata degli Alpini di Cuneo, nel 2007, anche Caraglio si mobilita. Diverse iniziative vengono organizzate dal Gruppo Alpini Caraglio Valle Grana per coinvolgere la cittadinanza caragliese e di tutta la Valle Grana.

Grazie alla disponibilità del segretario della sezione locale degli Alpini, Ferruccio Ballatore, Grimelda ha l’opportunità di registrare, a memoria futura, la mostra allestita presso i locali del municipio.

Questa mostra fu un’importante occasione per far conoscere il corpo degli Alpini tramite storie, oggetti e tante curiosità. Da ricordare che anche gli alunni delle scuole caragliesi visitarono questa esposizione apprezzandone particolarmente la ricchezza di contenuti.

L’allestimento di questa mostra denominata “Aspettando l’Adunata” fu solamente una delle tante iniziative messe in campo dal Gruppo Alpini Caraglio e Valle Grana per sensibilizzare la popolazione della Valle Grana.


Quarta Adunata degli Alpini delle Vallate del Cuneese

La città di Caraglio è lieta di ospitare la Quarta Adunata degli Alpini delle Vallate Cuneesi nella giornata del 20 luglio 2014.

GRIMELDA coglie l'occasione per filmare l'Adunata e la festa che sempre segue il Corpo Militare più amato dalla nazione.